GIORNI TRASCORSI DA OPPOSIZIONE AL PROGETTO









2.12.06


COMITATO AMBIENTE E SALUTE
A Tutti i Comuni e frazioni interessate
S. Felice s/P – Confine – Finale E. – Massa F. – Canaletto – S. Biagio – Medolla – Camurana – S. Giacomo R. – Mirandola - Cividale - Mortizzuolo -

UN IMMENSO DEPOSITO DI GAS SOTTO LE NOSTRE CASE
Pochi giorni fa, casualmente, i cittadini hanno scoperto che la Bassa modenese sarà interessata da un immenso deposito di gas (3,2 miliardi di metri cubi di gas commerciabile, anche di più quello stoccato) che occuperà nel sottosuolo per circa 120 chilometri quadrati, in un territorio che va da Finale a Massa, San Felice, Medolla, Camposanto e Mirandola.
Il progetto (sperimentale in Italia per dimensioni e tipologia “in acquifero) è già in stato avanzato di realizzazione, mentre per i cittadini, ovviamente preoccupati, non c’è praticamente più tempo per fare osservazioni, incaricare propri esperti, tutelarsi.
Lo stabilimento per spingere il gas nel sottosuolo sarà realizzato a Rivara, da una srl di Roma che appartiene ad una società inglese, che ha avviato contatti commerciali con una multinazionale francese.
Le preoccupazioni dei cittadini si riferiscono a:

- sicurezza geologica: la nostra zona è sismica, presenta “crepe” documentate e certificate dalle quali il gas potrebbe fuoriuscire. Non solo: il gas troverà posto “spingendo via” una corrispondente quantità di acqua salata, modificando così l’assetto naturale del sottosuolo, con conseguenze che non si possono minimizzare.
- Sicurezza di superficie per l’impatto ambientale: il gas sarà spinto da turbine paragonabili a quelle dei motori a reazione, con conseguente impatto acustico sul territorio. L’impianto emetterà gas inquinanti, per la combustione di gas residui e l’eventualità di sfoghi del metano. Ogni anno da impianti analoghi in Italia sfuggono 8mila tonnellate di gas metano (dati stogit). L’inquinamento nella pianura padana e nella Bassa in particolare è già intollerabile: la nostra zona presenta la più alta percentuale di tumori (annuario statistico dell’ordine dei medici), e l’immissione di monossidi di azoto e gas serra non migliorerà certo la situazione. L’impianto, per raffreddare le turbine, emetterà in piena estate quantità preoccupanti di calore, tali da comportare modifiche significative al microclima.
- Silenzio delle autorità: i cittadini sono costernati dalla cappa di silenzio che per lungo tempo è stata messa sul progetto
Nei giorni scorsi è stato costituito un Comitato “Ambiente e Salute”, composto da cittadini che vorrebbero:
- Sensibilizzare le istituzioni, finora troppo silenziose su questo progetto, che comporterà un investimento 200 milioni di euro, con evidenti scopi redditizi, ma che a livello locale non garantirà occupazione (l’impianto funzionerà al massimo con una decina di tecnici di fiducia della ditta inglese)
- Chiedere la riapertura dei termini per le osservazioni, in modo di avere tempo adeguato per incaricare esperti di fiducia che possano studiare il progetto e i rischi ambientali e di sicurezza, ripristinando i necessari termini di trasparenza e informazione che finora sono mancati.
- Raccogliere firme a sostegno di questo impegno, promovendo incontri informativi anche laddove la questione è stata volutamente o involontariamente ignorata. Solo una grande mobilitazione dei cittadini in questi casi può imporre democrazia e trasparenza nelle decisioni.
- Raccogliere adesioni, in termini di contributi informativi, partecipazione, contributo economico (è stata stabilita una cifra massima di 10 euro, per evitare ogni insinuazione) per contribuire alle spese di affissioni, fotocopie, noleggio impianti e sale, incarico ad esperti.
- Supportare il presidente del primo comitato costituitosi (un avvocato mirandolese) nel delicato lavoro che attende lui e i collaboratori che si sono prestati
- Suggerire una politica energetica più ecologica, che almeno non strumentalizzi la “paura di restare senza gas” o l’“aumento della bolletta gas perché non ci sono i depositi”, in quanto si tratta di pacchiane banalizzazioni, già facilmente smontate da inchieste apparse anche di recente in tv, in un contesto economico di libero mercato, dove non si fa altro che aumentare il consumo di gas, creando una “prigione” sempre più senza alternative.
Il Comitato mette a disposizione un sito blog http://ambientesaluterivara.splinder.com per le informazioni, un indirizzo, Via Volturno 14, 41037 Mirandola (MO) invitando i cittadini a prendere coscienza di un problema delicato, che interessa la vita, la salute la sicurezza, nostra e dei nostri figli

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